Statista spagnolo. Entrato nella Marina militare, ebbe il suo primo incarico a
diciotto anni, nel 1720, come funzionario del ministero, e nel 1728, fu nominato
commissario reale di Marina. Nel 1730 fu promosso
contador mayor di
Cartagena e partecipò alla spedizione di Orano del 1732. L'anno seguente,
salpò con la flotta spagnola inviata alla conquista di Napoli e nel 1736
il futuro re Carlo III, allora re di Napoli, gli conferì il titolo di
marchese per ricompensarlo dei suoi servigi. Richiamato in Spagna nel 1743, fu
nominato ministro delle Finanze, della Guerra, della Marina e delle Indie. Nel
1746 divenne primo ministro. Diede un gran contributo all'ammodernamento degli
arsenali di Cartagena e di Caracca e alla trasformazione di Cadice in una grande
base navale. Provvide inoltre a migliorare i metodi di arruolamento di volontari
nella Marina e, nel 1751, scrisse un memoriale in cui spiegava come la decadenza
del commercio marittimo e della pesca avessero determinato il disfacimento della
marina spagnola. Promosse numerose riforme, occupandosi dei più vari
aspetti della vita del paese. Fu il primo governante spagnolo ad occuparsi
seriamente del problema delle strade, represse abusi del servizio doganale,
impedendo che i doganieri si impadronissero in maniera fraudolenta di una parte
dei carichi trasportati dai vascelli spagnoli. Fondamentale fu il contributo da
lui dato alla rinascita economica della Spagna. Tra l'altro, progettò un
nuovo codice unificato e un'imposta unica in sostituzione della miriade di tasse
vigenti. Nel 1754 fu destituito e poté ritornare al potere dopo l'ascesa
al trono di Carlo III nel 1759, ma nel 1766 venne esonerato una seconda volta e
relegato a Medina del Campo (Alesanço, Logroño 1702 - Medina del
Campo 1781).